
Ci sono veicoli iscritti al registro del Centro Storico del Dipartimento per i Trasporti Terrestri (DTT) e quindi non adatti alla normale circolazione, ma solo per raduni e manifestazioni organizzate. Si tratta dei veicoli d’epoca (radiati a tutti gli effetti dal pubblico registro amministrativo).
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I vantaggi assicurativi per le auto d’epoca sono evidenti, ma bisogna sottolineare che possederne una non è solo un piacere, come si potrebbe facilmente immaginare, ma anche un impegno in termini di manutenzione, obblighi di legge e altre spese.
I vantaggi
Il risparmio più evidente si riscontra sulla normale RCA. Le condizioni che permettono di pagare un premio molto basso riguardano la classe di merito fissa, non soggetta al sistema Bonus/Malus e che non permette il declassamento e l’aumento del costo assicurativo in seguito a sinistri. Vantaggi simili sono auspicati anche per proprietari di parchi auto, con la formula c. d. Garage. Anche il bollo auto sarà oggetto di forte ribasso, purché l’auto sia stata costruita (e non immatricolata) da 30 anni.
I requisiti
I requisiti e i limiti per queste auto vintage sono essenzialmente due: il primo è che bisogna avere almeno 23 anni per poter stipulare un’assicurazione di questo genere, il secondo è legato all’utilizzo che si fa del mezzo. Il veicolo può essere usato per raduni o manifestazioni, indicandone i nomi di tutti i conducenti (nel prezzo è prevista la “guida libera”). Essenziale, ai fini assicurativi, è l’iscrizione all’ASI (Automotoclub Storico Italiano).
Quest’ultima regola non è necessaria per tutte le compagnie, per alcune di esse basta la semplice iscrizione ad un club italiano di auto storiche (la quota da versare non supera i 100 €). Questa via alternativa è stata riconosciuta anche da una sentenza della Corte di Cassazione (n.3837 del 15 febbraio 2013).
In ogni caso per stipulare una polizza, iscrivendosi all’ASI, ci sono altri requisiti da rispettare. Il veicolo si deve innanzitutto presentare in ottimo stato di manutenzione con dotazione dei pezzi originali di fabbrica (questo vale soprattutto per la categoria “ASI Oro”), a seguito di ciò ai tesserati verranno rilasciati attestato di storicità, certificato d’identità, carta Fiva e certificato di rilevanza storica.