
Ti sei mai chiesto quali sono le differenze tra mercato libero e servizio tutelato dell'energia elettrica? Prosegui la lettura per saperne di più.
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Si sente tanto parlare di mercato libero e tutelato dell’energia, ma la maggioranza delle persone non sa di cosa si tratti e quali siano le differenze. Molti consumatori, addirittura, non saprebbero nemmeno indicare se i loro contratti rientrino nel mercato tutelato o in quello libero. Premesso che il servizio di tutela verrà abolito nel 2020, ecco di seguito le ultime novità del mercato libero.
Mercato libero
Per quel che riguarda l’energia elettrica, l’introduzione del mercato libero è avvenuta nel 2007. Per le utenze a uso domestico, il distacco dal vecchio servizio non sarà brusco e più volte è stato rimandato proprio per accompagnare il cliente nel migliore dei modi. C’è da dire che i vantaggi sono evidenti:
Molteplici fornitori
A differenza della precedente gestione, chi decide di attivare oggi una nuova utenza gas o cambio di tariffa potrà scegliere quella che è la miglior offerta tra una lista di fornitori ben più ampia.
Offerta dual
È a discrezione del cliente scegliere se avere un unico fornitore di luce ed gas.
Tariffe a prezzo bloccato
Nel mercato libero, la maggior parte delle offerte fissa il prezzo per un periodo che può essere di un anno o anche più. Così facendo si avranno due vantaggi, il primo è che mantenendo i consumi più o meno costanti si potrà prevedere la spesa, il secondo è che bloccando il prezzo non ci ci si imbatterà in aumenti del costo del mercato all’ingrosso dovuti a fattori esterni, come il prezzo volubile del petrolio o la situazione politica di un paese.
Servizio di tutela
Riassumendo, quanto descritto come un vantaggio per il mercato libero è uno svantaggio per quello tutelato. E quindi l’assenza di un mercato che crei concorrenza, i servizi di luce e gas che non possono essere gestiti da un solo fornitore, tariffe che improvvisamente possono schizzare con l’aumento dell’oro nero o della crisi tra due paesi e non per ultimo l’assenza di servizi digitali che permettano di monitorare i consumi o lo stato di una bolletta.
In conclusione, la differenza tra i due mercati in termini economici si aggira intorno a 250 €, il passaggio al mercato libero è gratis e soprattutto non prevede alcuna interruzione di servizio.