
Non si sente parlare molto spesso del codice di migrazione che un provider di servizi (ovvero un fornitore di telefonia e connessione internet) attribuisce a ogni utenza. Se se sei giunto qui, tuttavia, ti starai chiedendo di cosa si tratta o se hai bisogno di utilizzarlo.
Trova le migliori offerte per Fibra
Trova le migliori offerte per ADSL
Ecco, dunque, una piccola guida in merito a cos'è il codice di migrazione, a cosa serve e dove trovarlo.
Che cos'è il codice di migrazione
Partendo dalla domanda più semplice, si può dire che il codice di migrazione è a tutti gli effetti una sequenza di numeri e lettere che il provider di servizi attribuisce a ogni utente abbonato per consentire ad esso di "migrare", ovvero di cambiare operatore telefonico, esercitando un proprio diritto.
Questo codice alfanumerico è stato introdotto da AGCOM nel 2007, per tutelare i consumatori e per semplificare la procedura di cambio di operatore telefonico.
Tutti i codici di migrazione sono composti da 4 diverse parti: la prima, definita COW, è la sigla identificativa del provider; la seconda, denominata, COR, corrisponde al numero telefonico, o comunque è univoco per l'utenza; la terza parte, detta COS, è relativa alla tecnologia adoperata per la fornitura del servizio; l'ultima parte, invece, è solitamente una lettera di controllo.
Dove trovare il codice di migrazione
Trovare il codice di migrazione è molto semplice. AGCOM, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha deliberato nel 2009 l'obbligo di introdurre il codice di migrazione in bolletta. Per cui, ogni volta che arriva il conto telefonico via posta o sulla propria casella email, è possibile trovare rapidamente il codice di migrazione.
Se per qualunque motivo non si disponesse delle bollette o non fosse più possibile accedervi non bisogna spaventarsi: il codice di migrazione è accessibile anche dal web (connettendosi al sito del proprio provider ed effettuando il login) o, eventualmente, non devi far altro che chiamare il servizio di assistenza clienti e richiederlo. Solitamente viene comunicato al momento della richiesta, anche se in casi eccezionali può essere necessario ulteriore tempo per poterlo ricevere, senza però superare le 24 ore.
Come utilizzare il codice di migrazione
A questo punto è lecito chiedersi come possa essere utilizzato questo famigerato codice migrazione.
Può succedere che, navigando online, si trovi un'offerta telefonica più vantaggiosa di quella attuale. Se ciò avviene, si ha tutto il diritto di sciogliere il contratto con l'attuale provider e attivare un'utenza con il nuovo gestore telefonico.
Nel caso in cui si voglia effettuare questo cambio mantenendo lo stesso numero telefonico (operazione più propriamente definita come "migrazione"), al momento della compilazione del modulo di richiesta di migrazione e della sottoscrizione del nuovo contratto, viene chiesto il codice di migrazione.
Questo deve quindi essere comunicato tra i vari dati richiesti, e serve principalmente all'operatore telefonico per semplificare il processo di migrazione e per garantire all'utente una rapida fruizione del servizio.
Non si tratta, quindi, di un codice misterioso o di cui non si comprende chiaramente il ruolo: il codice migrazione è, a tutti gli effetti, uno strumento introdotto dalla AGCOM per semplificare la comunicazione tra operatore e cliente.